Il
bordo degli eventi talvolta è così vicino da coglierci impreparati. Così
cadiamo.
Con
questa frase un po’ sinistra il re del noir Aldo Farini, protagonista della
storia, inizia la sua solitaria riflessione ad alta voce, rivolgendosi ai non
presenti Giulia e Luca, i più importanti amici della sua difficile adolescenza.
Certamente
una riflessione è d’obbligo, quando si torna nella propria cittadina dopo circa
vent’anni. E dopo essere stato quasi cacciato per la propria diversità da un
perbenismo di facciata piccolo borghese.
Naturalmente
non possono essere altre che Giulia e Luca le persone con le quali Aldo può
condividere un momento così importante. Giulia e Luca, testimoni e protagonisti
dei dolorosi eventi che trasformarono la vita di Aldo, costringendolo quasi a
fuggire da casa sua.
Il
bordo degli eventi talvolta è così vicino da coglierci impreparati. Così
cadiamo.
Eppure
ora ad Aldo nulla in fondo sembra davvero cambiato. Ritornano le sensazioni ed
i colori di quei momenti. Sembra identica anche la gente che dopo averlo
cacciato, ora con lo stesso perbenismo di facciata lo riaccoglie come un eroe.
Non
può essere che un momento di rivincita. Un momento preparato per vent’anni,
7300 giorni scanditi simbolicamente dal rassicurante rituale della ricarica di
un orologio meccanico da polso.
Ci
sono vendette che si preparano con minuzia ossessiva, aggiungendo sempre
qualcosa ad un piano di per se già perfetto, spinti dal sottile gelo
dell’adrenalina che ci istiga quando guardiamo alle nostre spalle. E ci sono
anche vendette che covano dentro, che si preparano a nostra insaputa e che
aggrediscono i nostri nervi, spingendoli all’azione, lasciandoci solo la
consapevolezza di ciò che stiamo facendo. Ma ci sono anche vendette che vivono
solo nella nostra mente e che trovano sfogo su un foglio di carta, su una
riflessione ad alta voce, o dentro uno spettacolo, per chi come Aldo ha la
fortuna di poterlo fare.
Beh,
quale tipo di rivalsa o vendetta attuare, non ha importanza, ma Aldo è il re
del noir, così non può pensare che ad un finale “nel suo stile”.