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La
compagnia di ArteMedia è ARTEMUSEN |
L'amico
immaginario
COMMEDIA
Motivazioni
L’associazione ArteMedia è caratterizzata dalla messa in
scena di testi comici e drammatici spesso non convenzionali di propria
creazione, oppure proposti da autori più o meno conosciuti. Pur mantenendo
questa vocazione, e grazie alla scelta di un testo che si configura come una
favola con una propria morale, la presente produzione ha l’intento di rendere
omaggio alla commedia leggera e di maniera, fruibile da qualsiasi tipologia di
pubblico.
Lo spettacolo è dunque adatto alle rassegne di prosa nella
convinzione che non esista una espressione teatrale più degna di un’altra, né
un Pubblico migliore di un altro, ma che anche attraverso una commedia col
sapore della favola si possa contribuire a riavvicinare alla preformance dal
vivo quanti hanno delegato alla fiction ed agli effetti speciali la volontà di
fantasticare e di emozionarsi anche per le piccole cose.
Sinossi
Avere un fratello il cui amico è un ospite fisso della casa può alla lunga diventare insostenibile, specialmente se questo amico, oltre ad essere invisibile, è anche un coniglio alto un metro e novanta.
TramaGrazie al vitalizio lasciato dalla madre, Ugo, simpatico
signore di mezza età, vive agiatamente con la sorella Lidia, la nipote Olivia
Duna e Fernando, amico ospite fisso, in una vecchia ma bella casa di una
imprecisata grande città. Certo che un ospite fisso, per quanto discreto, alla
lunga può diventare un bel problema, specialmente se è talmente discreto da
essere visibile solo ad Ugo.
La convivenza diventa evidentemente insostenibile e porta la
famiglia ad essere coperta di ridicolo quando Ugo, ad ogni occasione anche
mondana, passa il tempo a presentare
l’amico Fernando come coniglio bianco alto un metro e novanta.
Urge dunque, dopo una consulenza con il legale di fiducia
della famiglia, ricorrere alla clinica Preziosi per indagare sul come risolvere
il problema di questo fantomatico Fernando e riportarsi così agli onori del
mondo.
Ma i programmi di Lidia ed Olivia Duna seguono un percorso
diverso da quello previsto e finiranno per fornire alla commedia, tra scambi di
persona ed equivoci, uno spaccato di comportamenti il cui giudizio resta allo
Spettatore insieme alla morale della favola.
L’idea iniziale viene fornita da “Harvey” di Mary Coyle
Chase, premio Pulitzer 1945 per la migliore commedia, portata sul grande
schermo nel 1950 da James Stewart con la regia di Henry Koster. Da questo punto
di partenza, ArteMedia ha sviluppato un testo nuovo dando maggiore enfasi alla
struttura intrinseca di favola e facendo risaltare la morale sottostante, che
in qualche modo diventa una filosofia di vita, come appare nel finale, del
tutto riconcepito ed inedito.
Il lavoro inscena il tipico schema della commedia brillante,
fatta di equivoci e malintesi, lasciando lo Spettatore divertito e leggero. Per
il tema trattato e lo schema drammaturgio seguito, lo spettacolo è adatto anche
ai ragazzi ed a partire dalle scuole medie.